sabato 2 gennaio 2021

Puliamo l’Isola dell’Unione


Non pensavano di dover fare una caccia al tesoro, i volontari dell’Associazione ambientalista Amico Giardiniere di Chioggia quando, la mattina del 25 ottobre 2020 si sono incontrati all’Isola dell’Unione, muniti di grandi sacchi per l’immondizia.



E, infatti, non sono state necessarie mappe e indicazioni sibilline per trovare ciò che stavano cercando; è bastato loro girare lo sguardo sulle bellissime siepi di pitosforo che, imperterrite, facevano bella mostra di sé, per capire che, forse, il tempo che si erano prefissati per ridare alla zona il decoro che merita sarebbe stato poco, troppo poco. 



Erano solo una decina, i volontari, ma la buona volontà c’era, e tanto anche l’impegno che li ha visti riempire sacchi e sacchi di lattine, bottiglie vuote e spazzatura varia, incastrate tra i rami fitti degli arbusti e gettate a terra praticamente ovunque tranne che nei posti dove sarebbe più lecito cercarli: i numerosi cestini per i rifiuti posizionati qua e la sul percorso, accessibili a tutti ma troppo spesso vuoti.


La caccia al tesoro si è conclusa con un ricco bottino, ma non ha lasciato la sensazione di vittoria. 

La soddisfazione di aver fatto un buon lavoro, quella si. 

Ma, guardando la moltitudine dei sacchi di pattume portati via da Veritas, il sapore che si poteva sentire era quello della sconfitta.

La sconfitta che vive una società che non sembra essere in grado di insegnare ai propri figli il rispetto per l’ambiente, per i propri pari e, non ultimo, il rispetto per se stessi.


Se, osservando la spazzatura di una persona, vedendo ciò che butta, si può capire che tipo di vita faccia, quali i suoi interessi, quali le sue passioni; osservando i rifiuti trovati abbandonati si possono fare ben magre considerazioni su quali siano le cose che sembrano coinvolgere i giovani, e forse anche meno giovani, che frequentano la passeggiata sul Lusenzo.

Si dice che un'immagine valga più di mille parole e questa in calce dice praticamente tutto.




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