In pratica a colpi di motosega sono stati tutti privati della chioma verde e ridotti a pochi tronchi che ascendono al cielo come dita mozzate. Si tratta in gran parte di pittospori ed evonimi che formavano macchi compatte alte tra i 2 e i 3 metri. La rimozione della chioma (capitozzatura) è un evento estremo che costringe le piante a un bivio: far di tutto per reagire aprendo le gemme di emeergenza o collassare morte. Le piante erano in buone condizioni e non avevano certo bisogno di un trattamento del genere. Considerato anche la ventosità e la salsedine dell'area i nuovi germogli che di certo gran parte delle piante metteranno a primavera avranno difficoltà a svilupparsi per bene e ci vorranno almeno un paio di anni a nascondere pudicamente i gravi tagli che i nostri giardinieri hanno effettuato.
Sì, sono stati i nostri giardinieri a portare avanti lo scempio. Abbiamo pagato qualcuno (la cooperativa Giotto nel caso specifico) per fare danni al nostro patrimonio verde. Provvederemo a denunciare il caso, come violazione del regolemanto del verde. Ma, alla luce di altri esempi clamorosi del passato, dubitiamo che i responsabili verranno multati. Non possiamo però tacere e quindi faremo di tutto per informare l'opinione pubblica dell'assurdità di interventi come questo per evitare che si ripetano in futuro.
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